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domenica 23 ottobre 2011

Intervento di sabato 22 Ottobre a Schio !

Intervento del Comitato NO Discarica Monte di Malo
durante il dibattito di sabato 22 Ottobre a Palazzo Toaldi Capra a Schio
“Rifiuti: Riduci, Ricicla, Risparmia... è Realtà. Parliamone con Ezio Orzes.”



Buongiorno a tutti,
intanto ringraziamo per essere stati invitati a questo incontro e invitati a parlarvi del nostro comitato.

Noi siamo nati dopo una riunione tenutati a fine agosto di quest'anno durante la quale una ditta privata, la Monte Verde di Montecchio Maggiore, ha presentato alla popolazione di Monte di Malo il progetto di realizzare una discarica di materiali non pericolosi.
Da subito la presentazione ci ha lasciati molto perplessi e a seguito di lettura del progetto depositato presso il comune i dubbi si sono trasformati in seria preoccupazione.
Ci siamo resi conto che la presentazione aveva omesso molti fattori importanti e gravi e quindi ci siamo immediatamente mossi per presentare entro il termine (che per una ben studiata tempistica della controparte era già il 24 settembre, quindi sole 3 settimane di tempo) le nostre osservazioni ostative al progetto.

Vi riassumiamo quali sono i punti che ci preoccupano molto:

  • innanzitutto la tipologia di rifiuti, classificati per legge come “non pericolosi” in realtà molto dannosi e nocivi per l'ambiente. Per il 90% si tratta di materiali inerti, ma nel 10% residuo troviamo fanghi da lavorazioni industriali metallurgiche e non, terreni contaminati da bonifica (non si sa contaminati da che cosa), rifiuti da trattamenti termici (per essere più chiari ceneri da inceneritore). E poi molti altri, i codici dei rifiuti sono ben 56
  • teniamo conto di quanto possa essere il 10% di 250.000 m3 di rifiuti, il 10% di 325.000 t non ci sembra esattamente una quantità trascurabile !
  • da dire poi che il luogo in cui verrebbero portati tali rifiuti si trova in una ex cava-miniera in collina, una collina fortemente provata dall'alluvione dello scorso anno (ricordiamo che Monte di Malo nel Veneto è stato dichiarato uno tra i 15 comuni più colpiti dall'alluvione). Frane e smottamenti si sono susseguiti in tutta la zona circostante la cava e temiamo che, nel caso succedesse di nuovo, lo strato di impermeabilizzazione previsto per evitare fuoriuscite possa danneggiarsi e permettere la fuoriuscita di percolato. Allo stesso modo, un eventuale altro alluvione potrebbe sovraccaricare d'acqua la discarica e far sversare il percolato al di sopra dei bordi previsti. Il percolato è il prodotto della discarica, del dilavamento dei rifiuti dall'acqua meteorica che da progetto dovrebbe essere tutto incanalato in un luogo di raccolta. Come già successo in diverse altre discariche, non sempre le cose funzionano come dovrebbero e il pericolo di fuoriuscite di percolato è un pericolo REALE !
  • Da tener presente che sopra, e sotto la cava c'è la presenza di 7 sorgenti d'acqua e numerose falde acquifere di ricarica per gli acquedotti a valle. Riteniamo che la contaminazione dell'acqua possa provocare gravissimi danni non solo all'ambiente, ma alla salute di migliaia di persone.
  • La vita della discarica è prevista in 5 anni, alla fine della quale e per ben 30 anni il prodotto della stessa è stato calcolato mediamente in 776.000 litri di percolato l'anno (ripeto 776.000 litri l'anno). Temiamo non solo per questi primi 5 anni, ma anche per tutta la durata del post-mortem della discarica. Ci assicurano che le fidejussioni copriranno la gestione di questi 30 anni, ma chi ci garantisce che non ci saranno problemi imprevisti? Nel caso di fuoriuscite impreviste con necessità di bonifica, chi la effettuerà quando sappiamo bene che ditte del genere finito il guadagno falliscono e scompaiono subito?
  • Tra l'altro dobbiamo anche sottolineare il fatto che non sappiamo nemmeno chi abbiamo di fronte. Infatti la Monte Verde è una scatola vuota che ha già concordato dei preliminari con una ditta di Brescia, e ricercando tra i soci della stessa ci troviamo di fronte a società fiduciarie (sottolineiamo che per le società fiduciarie esiste uno sbarramento di informazioni che non sono accessibili neppure alla guardia di finanza). Ciò significa che qualcuno verrà nel nostro paese, costruirà una discarica di rifiuti dei quali l'unica certezza è che sono dannosi, ne ricaverà milioni di euro, se ne andrà lasciando una bomba a cielo aperto …. ma non abbiamo idea di chi possa essere e a chi potremo rivolgerci !
  • Per tutti questi motivi e molti altri che oggi non vi esponiamo (solo per esempio la viabilità disastrosa con gravi problemi di sicurezza nel momento di passaggio di camion pesanti) noi comitato vogliamo dire un deciso NO a tale progetto. Il tutto ci è stato presentato come una ricomposizione ambientale allo scopo di consegnarci alla fine un parco naturalistico invece della cava attuale, ma siamo ben decisi a non farci prendere in giro e preferire il luogo com'è oggi, tra l'altro dove la natura ha già fatto la sua parte e ha rimboschito il tutto, dove esiste un laghetto formatosi grazie alle sorgenti nel quale vivono specie diverse di pesci, un luogo dove trascorrono l'inverno gli aironi cinerini.

Vi invitiamo a visitare la zona e capire quanto sia proprio FUORI LUOGO una discarica !

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