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domenica 18 settembre 2011

UNA DISCARICA PER AMORE

E’ trascorsa ormai una settimana dall’articolo apparso sul giornale di Vicenza intitolato “Una discarica, aiuto all’ambiente” . Debbo dire di aver letto con divertito disappunto le affermazioni della Sig. Caterina Meneghini in merito alla ipotizzata realizzazione tra i Comuni di Monte di Malo e di San Vito di Leguzzano di una discarica all’interno della ex cava di Contrà Vanzi.
A leggere le dichiarazioni della Signora, sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un atto di munifica beneficienza, fatto non tanto in nome del “vile denaro” , ma per un vero sentimento d’amore nei confronti del territorio.
Devo essere proprio uomo dalla pochezza infinita io, che avevo invece immaginato che la Signora volesse fare dei guadagni sulla pelle dei poveri cittadini. Nulla di tutto questo e l’articolo apparso sul nostro giornale lo dimostra. La Signora Caterina, che spero per il resto goda di ottima salute, in realtà soffre di insonnia; non riesce infatti a dormire al pensiero che, lassù sulle sperdute colline tra Monte di Malo e San Vito ci sia una ex cava abbandonata che rischia di essere usata in modo abusivo e causare gravi pericoli a tutti i cittadini.
Per questo, incapace di sopportare che l’ingiustizia le passi a fianco, la sig. Caterina, donna dal cuore nobile, si arma una decina di milioni di euro (dato desunto da un’attenta analisi del progetto presentato dalla ditta Monte Verde) e partorisce un’idea che sa sola, le dovrebbe valere il nobel per l’ecologia. Che si inventa la nobildonna? Si inventa di portare 325.000 tonnellate di rifiuti all’interno della ex cava, e poi di ricoprirli di terra facendone una sorridente collinetta sopra la quale far giocare gli innocenti pargoletti delle future generazioni!
Cara Sig. Caterina, noi non ci conosciamo, ma Lei deve essere una donna le cui dimensioni del cuore sono almeno pari a quelle del suo portafoglio. Per questo, mi permetta di anticiparglielo, i cittadini di San Vito di Leguzzano di cui io sono, indegnamente, il vice sindaco, quando per 5 anni vedranno sfilare migliaia di camion per le anguste vie del centro, non si arrabbieranno affatto anzi, si mobiliteranno a turno per spargere sulle strade, proprio tra le ruote dei camion di passaggio, cesti di petali di rose rosse in segno di ringraziamento per Lei, che li sta salvando dal disastro ecologico e per i bolidi a 20 ruote che stanno portando a termine l’eroico compito.
Io stesso se lei è d’accordo, proporrò di farla cittadina onoraria dei nostri comuni e non abbia a temere alcunché dalle nostre Amministrazioni noi, sappiamo riconoscere al volo i veri benefattori.
Certo il nostro paese sarà devastato dal continui via vai di questi panzer, ma che vuole che sia, se si tratta di fare un parchetto dove i nostri cuccioli potranno giocare sopra ad una montagna di rifiuti ? Lei sarà d’accordo con me che ne vale certo la pena !
Cara Caterina, mi perdoni l’ironia, ma vede, già più di metà dei miei capelli sono bianchi, e comincio ad essere insofferente verso chi vuole raggirarmi (e siccome sono un signore non uso il termine che qui si imporrebbe) e poi mi viene a raccontare che lo sta facendo per farmi felice.
La verità e che la sua è una malinconica operazione commerciale (di cui per altro lei ha assolutamente diritto) che prevede di mandare in andata e ritorno, tra i 30 ed i 40000 camion in cima ad una collina (dove già la natura ha fatto o sta facendo, la sua opera di ripristino), per trarne, in questo modo, un lauto guadagno. Non abbia timore di confessarlo, non si nasconda dietro un dito, occorre avere il coraggio delle proprie azioni; Se si sta agendo per soldi, basta ammetterlo, senza provare a trasformare in modo maldestro il proprio tentativo di guadagno in un disinteressato gesto l’amore. Siamo tutti adulti e marxianamente coscienti che l’economia è il motore della storia e Lei, me lo lasci dire, mi ricorda quel Jakob del teatro brechtiano che .. quando dagli armadi i cadaveri cominciarono a puzzare, usci a comprare delle azalee”
Vede, io credo che a lei non importi nulla di quei cittadini che nemmeno conosce, che a lei non importi nulla dei poveri anziani che sentiranno tremare per anni le loro finestre al passaggio dei migliaia di camion, che a lei non importi nulla dell’ecologico ripristino della ex cava e soprattutto, che a lei non importi nulla del nostro ambiente collinare; Credo che a lei interessi invece, proprio quel vile denaro verso il quale ostenta, una sospettosa indifferenza.
E ora, gent. Sig. Meneghini, mi lasci concludere, con un ultima personale osservazione. Lei scrive che l’impianto potrà portare all’assunzione di alcuni residenti dei Comuni interessati e che, i Comuni stessi ne trarranno anche un beneficio economico. Ebbene mia cara benefattrice, restituisco al mittente le sue generose offerte. Credo che anche come amministratori di debba essere indisponibili alla creazione di posti di lavoro se questo avviene portando rifiuti tra le splendide colline dei nostri paesi e altrettanto indisponibili a barattare anni ed anni di disagi e di sacrifici dei cittadini i di San Vito e di Monte di Malo con qualche centinaia di migliaia di euro.
Sono certo che lei, donna aperta e dalla mentalità ecologica mi capirà e sono altrettanto certo, che la troverò sempre generosa e disponibile nei nostri ambientali confronti. Sappia che in futuro mi premurerò io stesso di contattarla qualora, nei nostri territori, noi amministratori ravvedessimo la necessità di vere opere di salvaguardia ambientale. Sono certo, e la prego, non mi deluda, che Lei, animata dal suo donchisciottesco amore per l’ambiente, sarà subito e indissolubilmente al nostro fianco.

La saluto ed “ambientalmente” la abbraccio
Mario Saccardo


(ndr. ViceSindaco di S.Vito di Leguzzano)

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